Definizioni e Norme sul Rumore
RUMORE:
qualunque emissione sonora che provochi sulluomo effetti indesiderati, disturbati o dannosi o che determini un qualsiasi deterioramento qualitativo delambiente.IL RUMORE E LA NOSTRA SALUTE
Lesposizione al rumore in ambiente di vita può solo eccezionalmente causare danni di tipo specifico (otopatia da rumore), mentre invece sono assai diffusi gli effetti di tipo extrauditivo, che non sono affatto trascurabili.
Parliamo di Effetti di tipo
Psicosomatico sul Sistema cardiovascolare, sullApparato digerente, sullApparato respiratorio, sullApparato visivo, sullApparato riproduttivo, sullApparato cutaneo e nel Sistema ematico.Esistono poi degli Effetti di tipo
Psicosociale che riguardano la trasmissione e la comprensione della parola, lefficienza il rendimento lavorativo e il sonno, su questultimo in particolare esiste una relazione tra laumento del rumore e gli effetti prodotti:
Livelli |
Effetti |
35 + 5 dBA |
Allungamento del tempo di addormentamento di almeno 20 minuti. Risvegli nel 10% dei soggetti esposti. |
45-50 dBA |
Disturbi nellarchitettura del sonno e reazioni neurovegetative. |
50-60 dBA |
Tempo di addormentamento prolungato sino ad 1,5 ora o più. Si svegliano i bambini. |
60-70 dBA |
Gravi alterazioni della qualità e della durata del sonno. Frequenti risvegli. |
70-75 dBA |
La maggior parte dei soggetti esposti si sveglia molto frequentemente. Forte riduzione delle fasi IV e REM del sonno. |
N.B. nei soggetti anziani e nei degenti i disturbi tabellati si verificano per 5-10 dBA più bassi.
Tutela dellinquinamento acustico
: i decreti e le leggi che ci proteggono dal rumore.La
legge n. 447 del 26 ottobre 1995 ha come finalità la tutela dellambiente esterno e abitativo dallinquinamento acustico e ha introdotto nuovi criteri di definizione dei valori di rumore che vengono distinti in: limite, attenzione e qualità a cui corrispondono, rispettivamente, un inquinamento acustico, un rischio di inquinamento e un equilibrio acustico.Il
D.P.C.M. del 1/3/91 prevede la zonizzazione del territorio comunale individuando 6 classi di destinazione duso del territorio ed i relativi limiti massimi:
Classe di destinazione duso del territorio |
Diurno |
Notturno | ||
I |
Aree particolarmente protette |
50 |
40 | |
II |
Aree prevalentemente residenziali |
55 |
45 | |
III |
Aree di tipo misto |
60 |
50 | |
IV |
Aree di intensa attività umana |
65 |
55 | |
V |
Aree prevalentemente industriali |
70 |
60 | |
VI |
Aree esclusivamente industriali |
70 |
70 |
Elenco riferimenti normativi
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Definizioni e norme sul Rumore
Analisi Relativa al Rumore
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