Descrizione del Sistema di Telecomunicazione

Lo scopo del progetto AUDIA è quello di rilevare in tempo reale l’inquinamento acustico generato dal traffico automobilistico in modo diffuso e capillare nella zona protetta del complesso ospedaliero di Monteverde (S. Camillo, Spallanzani, Forlanini) utilizzando i cavi della rete dell’illuminazione pubblica di proprietà A.C.E.A. come unico mezzo per trasmettere i dati dalla periferia al centro.

Attualmente la rete di illuminazione pubblica è telecontrollata dalla "centrale di controllo" mediante cavi di tipo elettrico usati per la trasmissione dati ed ha una topologia stellare con le direttrici concentrate presso il "centro elettrico di distribuzione". Vi sono poi delle cabine di trasformazione periferiche dalle quali si diramano varie tratte che portano l’alimentazione ai pali della luce. Una serie di teleinterruttori consentono l’accensione/spegnimento delle singole tratte.

Nella analisi della rete sono state individuate 4 cabine di trasformazione da cui partono le linee di illuminazione che alimentano le lampade delle vie adiacenti.

Queste cabine sono alimentate a MT dalla Stazione GN (Gianicolense) in cascata da 3 tratte a MT 8.4 KV e trasformano la MT in 2.7 KV per alimentare in serie, con un anello chiuso a corrente costante di 7.5A, le lampade. Trasformatori, posizionati sotto ogni lampione e posti in serie all'anello, convertono la corrente in quella adatta ad alimentare la singola lampada. Le cabine non hanno alcun sistema di telecontrollo per l'attuazione di comandi né per la segnalazione di eventuali guasti o anomalie.

Fra i principali problemi tecnici affrontati e risolti vi erano:

A tal fine è stato ricostruito in laboratorio un anello a corrente costante analogo a quello reale, composto di 6 lampade di differenti wattaggi (125W, 250W e 400W).

I risultati delle prime sperimentazioni in laboratorio sono stati entusiasmanti: non solo si era riusciti a risolvere i problemi sopra indicati ma si era riusciti a passare dalla tradizionale velocità di trasmissione di 300 bps a quella di 64-128 Kbps pari a circa 400 volte quelle attuali, equivalenti per esempio a 2 canali ISDN (quelli usati nella telefonia digitale per la videoconferenza)

Successivamente si sono realizzati una prima serie di prototipi per le necessarie verifiche sul campo. Dopo alcuni test e messe a punto si è arrivati alla definizione del prototipo definitivo. L'elevata velocità di trasmissione ha inoltre comportato una particolare metodologia nella progettazione e realizzazione dei pcb (circuiti stampati).

Non avendo le cabine di trasformazione MT 8.400V - MT 2700V alcun cavo per il telecontrollo è stato necessario sviluppare una tecnologia simile alla precedente ma con funzionamento a 8.400V.

E' anche importante sottolineare i successi ottenuti nella trasmissione dati sugli attuali cavi di telecontrollo.

L’attuale sistema di trasmissione dati impiegato sui cavi di TLC (Modulazione di Frequenza - Frequency Shift Key FM-FSK) dell’illuminazione pubblica (I.P.) trasmette ad una velocità di 50 bit/sec. Tale sistema pertanto può essere utilizzato solo allo scopo di accensione e spegnimento remoto delle lampade ovvero per applicazioni che necessitano di un transfer rate molto basso. Il limite attuale è dovuto principalmente alle condizioni ed al tipo di cavo usato. Questo infatti non è un cavo di tipo telefonico bensì un cavo di tipo elettrico, quindi con elevati tassi di diafonia, e che, essendo stato interrato decine di anni fa, è in uno stato di deterioramento con varie dispersioni a massa.

D’altra parte quanto utilizzato per AUDIA è un sistema originale che si basa su una tecnologia che aumenta notevolmente la velocità di trasmissione.

Le prove effettuate sul cavo di TLC che va dal Centro Gianicolense (GN) alla Centrale di Controllo hanno dimostrato che è possibile andare a velocità superiori a 256.000 bit/sec cioè circa 5000 volte quelle attuali, equivalenti per esempio a 4 canali ISDN.

Parallelamente al sistema di trasmissione è stato interamente riprogettato un fonometro digitale, con dinamica da 30 a 140 dB in classe A con risoluzione minore di 0,1 dB, ed integrato un nuovo tipo di sensore di monossido di carbonio (CO) con range 0-50 pppm con risoluzione minore di 0,5 ppm. Ciò costituisce un tentativo di associare al traffico automobilistico oltre all'inquinamento acustico anche quello atmosferico.

Nella mappa della zona ospedaliera si può notare la disposizione capillare delle 80 "cellule".

 

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